Eh sì! Ormai mi sono rassegnata, in un atto di adulta consapevolezza: posso implorare un incantesimo o ordinare a parenti amici e conoscenti di non pronunciare neanche una sillaba di qualsiasi detto popolare che colleghi agosto all’inverno, ma ciò che deve accadere accade ogni anno. La strada della vita sale faticosamente verso la vetta delle ferie estive, ma poi ruzzola velocemente dopo il passo di Ferragosto. E da quel momento è giusto un attimo prima che arrivi settembre col suo rientro in città!
Quest’anno, ho provato ad inserire un nuovo rito scaramantico che tenti di rallentare il tempo: ho scritto, come sempre per .ItPalermo, un articolo sul Ferragosto palermitano. Magari, chissà, servirà a congelare il tempo o, perlomeno, a rallentarlo?

Se vi va, leggetelo per immergervi nelle dinamiche, chissà quanto universali, dei rituali estivi palermitani. Per scoprire da dove origini l’usanza dei festeggiamenti di metà agosto e cosa ancora ne rimanga! O come le spiagge, già dal 14 mattina, si trasformino in vere e proprie Ferragostopoli!
Ecco un’intro:
《Agosto, clou della stagione estiva; periodo di maggiore afflusso a spiagge e ogni altra località balneare della Sicilia. Nonostante sia, infatti, il mese che ogni Palermitano eviterebbe per le proprie ferie, finisce sempre col calamitarne la maggior parte. Agosto dei grandi caldi come dei temporali estivi; delle città svuotate e delle code da infarto in autostrada. Il tutto, eppure, con un’occhiata già alla stagione successiva, perché come dicevano gli avi: Austu e riustu è capu d’imviernu. E al centro di tutto questo sta Ferragosto, festa simbolo dell’estate italiana, con le sue abitudini, i suoi rituali ed i suoi eventi. Come nasce l’usanza di festeggiarlo? E che aspetto ha il Ferragosto palermitano?》
Ah… buon Ferragosto a tutti!