Sebbene io non sia propriamente una romantica, sono comunque dell’idea che San Valentino vada festeggiato, proprio come una sorta di “compleanno dell’Amore“. Così, visto che festeggiamo i nostri compleanni, onomastici o anniversari, perché storcere il naso dinanzi al compleanno dell’amore?
Dinanzi a scuse come “è troppo commerciale” “è una smanceria per cretini” etc, ho sempre il sospetto – da psicologa – di trovarmi dinanzi una di queste tipologie di persone:
- tirchi
- frustrati
- invidiosi
- aridi
E onestamente mi tengo alla larga da queste persone, come amici o come amanti 😀
Così oggi festeggerò anche io San Valentino con il mio uomo e non mi sentirò né cretina, né una pecorona, né una vittima del materialismo. Semplicemente una persona che ama cogliere le occasioni di celebrare la vita e le sue cose belle.

Da Palermitana doc, inoltre, quest’anno voglio dare anche un’altra lettura a questa festa, agganciandomi al mio terzo articolo su palermo.italiani.it. È dell’amore devoto ed inscalfibile fra Palermo e Santa Rosalia che racconto, infatti, un amore nato al capezzale delle tante morti provocate dalla grande peste ma che è presto diventato legame di gioia e vita.
Se volete sapere come questo amore nacque, leggete allorail mio articolo su Rosalia patrona in peste e amore.
Scoprirete che a Palermo, in questi mesi, una mostra straordinaria ed imperdibile celebra questo immenso amore – ricambiato – che si rinnova di anno in anno e che riesce a coinvolgere anche chi non è propriamente cattolico, Perché la Santuzza – appellativo affettuoso dei Palermitani per Santa Rosalia – ha davvero un potere speciale:
quello di far innamorare di sé chiunque passi a Palermo anche solo per un giorno!

Sul tuo non essere romantica esprimo qualche dubbio 🙄 ma non ne ho sulla bellezza del tuo articolo e di questa sua presentazione 👏👏👏
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❤
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Emozionante! 😍
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