Take on me

Alzi la mano chi è abbastanza “adulto” da ricordare il videoclip della canzone degli A-ha “take on me“. La canzone era travolgente (ma forse io, da fan, sono di parte), il video un capolavoro anticipatore nel suo genere. Il protagonista, Morten Harket, appariva come il personaggio di un fumetto che trascinava nelle strisce una giovane lettrice. Un po’ il contrario di ciò che accadeva nel film di Woody Allen “La rosa purpurea del Cairo“, dove il protagonista di un film lascia il telo del cinema per entrare nel mondo reale, folgorato da una spettatrice in sala.

Che c’entra tutto questo con me? Bella domanda! La risposta ha a che fare con la gif sopra, frutto di un casuale giochino perditempo sul cellulare. E riguarda la realizzazione di un mio sogno da ragazzina: diventare anche io un fumetto! Passano gli anni, i sogni si dimenticano, mentre si cerca di convincersi che bisogna diventare adulti. E poi invece una sera d’inverno arriva Photo Lab che ti riporta indietro nel tempo e ti regala quel sogno.

Così mi rendo conto che la cosa bella dei sogni è che non hanno scadenza per realizzarsi, che se non li assilli o non te ne fai assillare, finiranno per sorprenderti venendo a bussare un giorno – anche una vita dopo – per dirti: ehi, sono qui, take on me!

E allora: non smettiamo mai di credere che sia possibile! Sogniamo, signore e signori,